Il morso del ragno può provocare infezioni resistenti agli antibiotici

I ragni al centro della ricerca sono le cosiddette "false vedove nere" molto presenti sia in Irlanda che in Gran Bretagna. Gli scienziati hanno individuato 22 specie di cui 12 patogene per gli umani

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6 Dicembre 2020 - 09.26


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Non vogliamo mettervi ansia, ma sappiate che i morsi di alcuni ragni domestici comuni possono provocare infezioni resistenti agli antibiotici. La scoperta si deve a un team di zoologi e microbiologi della National University of Ireland Galway (NUI Galway) dopo che hanno analizzato i ragni della specie Steatoda nobilis, detti in lingua inglese anche “false vedove” per la loro somiglianza con le più note vedove nere.
Nello studio, pubblicato su Scientific Reports, vengono descritti anche i sintomi delle persone morse da questi ragni considerati “invasivi” nelle aree dell’Irlanda e della Gran Bretagna. Un genere di animali che si è moltiplicato negli ultimi 10 anni.

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A differenza di quanto creduto in precedenza, questo studio mostra che i ragni possono trasportare batteri nocivi per gli esseri umani e che questi stessi batteri possono essere trasmessi nel corpo umano non attraverso il morso in sé, come avviene per le zanzare, ma attraverso gli artigli che il ragno usa per aggrapparsi alla pelle durante il morso.
Queste stesse zanne, in alcune specie di ragni, sono infatti abbastanza forti da poter perforare anche la pelle umana facendo entrare in contatto il sangue con i batteri eventualmente presenti sugli stessi artigli. È uno dei tanti metodi incredibili che i batteri hanno escogitato, o meglio che l’evoluzione ha escogitato per loro, per entrare in un corpo bersaglio.
Tra i batteri che questi ragni possono trasportare sulle superfici dei loro corpi e dunque anche dei loro artigli i ricercatori hanno individuato 22 specie di cui 12 patogene per gli umani.

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