Un'app sul cellulare per individuare precocemente il Parkinson

Il 22 luglio, Giornata mondiale del cervello, è dedicata quest'anno al Parkinson: 7 milioni i malati. Uno studio europeo - iPrognosis - sta sperimentando la diagnosi attraverso l'uso dello smartphone

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21 Luglio 2020 - 16.11


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È dedicata al Parkinson la Giornata mondiale del cervello, il World Brain Day, che si celebra il 22 luglio per iniziativa della World Federation of Neurology (Wfn), la Federazione mondiale di Neurologia, insieme all’International Parkinson and Movement Disorder Society. Un modo per aumentare la consapevolezza su questa malattia neurodegenerativa che colpisce più di sette milioni di persone di tutte le età nel mondo.
Il Parkinson, ricorda la Wfn, può impattare sul movimento e su molti aspetti delle funzioni cerebrali e chi ne è affetto può essere particolarmente colpito dall’emergenza Covid. Le molte prove raccolte indicano che intervenendo precocemente è possibile ritardare i sintomi del morbo di Parkinson quali tremore, fragilità e instabilità emotiva. La mancanza di biomarcatori o di esami per immagini, quali la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata, capaci di cogliere il morbo sul nascere, lo lascia non diagnosticabile per anni.

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Un’applicazione mobile potrebbe individuare precocemente i tratti caratteristici del morbo di Parkinson.  Alcuni scienziati impegnati nel progetto i-PROGNOSIS, finanziato dall’UE, hanno sviluppato una soluzione capace di individuare determinati parametri comportamentali da remoto. Grazie all’uso quotidiano dei cellulari si possono raccogliere facilmente molte informazioni comportamentali in grado di diagnosticare precocemente i sintomi del Parkinson.

L’applicazione iPrognosis può acquisire voce, movimento, modelli di digitazione, nonché il comportamento nella socializzazione e nello stile di vita. Gli individui che presentano notevoli cambiamenti in queste aspetti caratteristici, vengono sottoposti a dei test guidati, che servono a produrre dati sensoriali aggiuntivi raccolti attraverso biosensori indossabili, che raccolgono informazioni sulla vita quotidiana attraverso Internet, quali alterazioni nell’andatura, nel movimento intestinale e nell’assunzione di alimenti. Questi dati sono processati attraverso tecniche avanzate di analisi di megadati e apprendimento automatico in grado di produrre sistemi di allerta per l’individuazione precoce del morbo di Parkinson.

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Basandosi sull’utilizzo quotidiano degli smartphone, i-PROGNOSIS ha creato una nuova prospettiva su come il comportamento dei pazienti rifletta precocemente il morbo di Parkinson. Il team ha introdotto nuovi parametri, quali le dinamiche di digitazione, ossia il modo in cui si scrive con la tastiera dello smartphone, le funzionalità vocali, capaci di osservare il processo di degradazione della voce dovuta al morbo, e alle modalità d’uso dell’apparecchio che segnalano l’insorgere del tremore. L’analisi dei selfie ha anche permesso di determinare, attraverso le espressioni facciali, l’ipomimia (mimica facciale ridotta o assente), ossia la diminuita capacità di modificare l’espressione del viso in base alle variazioni dell’umore, che costituisce oltre che un disturbo del movimento, anche un deficit della comunicazione non verbale e attraverso una cintura intelligente, collegata al cellulare è ora anche possibile eseguire un’elettrogastrografia, che consente di registrare i suoni dell’intestino.

Questi parametri hanno dimostrato un’accuratezza superiore al 90 % e un’elevata correlazione con la scala di valutazione del morbo di Parkinson unificata (UPDRS, Unified PD Rating Scale) misurata clinicamente. Inoltre, sono stati introdotti nuovi test di valutazione motoria, basati sulle TIC (iMAT), in grado di rilevare lo stato della capacità motoria del paziente.

Attraverso un’individuazione non intrusiva e il completo rispetto della privacy, il progetto ha coinvolto un campione di più di 4.500 persone.

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