Ne abbiamo parlato di frequente qui su Salute.Globalist citando l’impegno dell’Università di Harvard che mette a disposizione fondi e sostegno economico per una ricerca globale sulla sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (multisystem inflammatory syndrome in children, MIS-C). Una sindrome il cui meccanismo infiammatorio è stato messo in evidenza in queste ore dai medici del Bambino Gesù di Roma.
Secondo i ricercatori dell’Health Science Center dell’Università del Texas a San Antonio, che hanno pubblicato il proprio studio su EClinicalMedicine, questa malattia sistemica che si può sviluppare nei bambini una volta esposti al coronavirus SARS-CoV-2, può arrivare a danneggiare il cuore ad un livello di gravità tale da obbligarli ad essere essere monitorati o trattati per tutta la vita.
I casi analizzati dai ricercatori mostrano che la MIS-C può colpire i bambini anche tre o quattro settimane dopo l’avvenuta infezione senza alcun preavviso, come spiega Alvaro Moreira, neonatologo. Sono stati analizzati 662 casi di MIS-C segnalati in tutto il globo tra gennaio e luglio di quest’anno. Il 71% dei bambini era stato ricoverato in unità di terapia intensiva. La metà dei soggetti con MIS-C era obesa oppure in sovrappeso.
“Le prove suggeriscono che i bambini con MIS-C hanno un’immensa infiammazione e potenziali danni ai tessuti al cuore, e avremo bisogno di seguire questi bambini da vicino per capire quali implicazioni potrebbero avere a lungo termine”, spiega ancora Moreira.