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Covid-19, la battaglia tra Usa ed Europa per accaparrarsi il Remdesivir

Il farmaco impedisce la replicazione del virus: l'America aveva comprato dalla Gilead tutte le scorte. Contromossa della Commissione Ue che ha firmato un contratto da 63 milioni di euro

Covid-19, la battaglia tra Usa ed Europa per accaparrarsi il Remdesivir
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1 Agosto 2020 - 13.09


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L’FDA – Food and Drug Administration, cioè l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici – ha approvato il Remdesivir, prodotto dalla casa farmaceutica Gilead, per la terapia dei pazienti con Covid-19: si tratta di un farmaco che impedisce la replicazione del virus, e i trial in corso sono una decina. Tutti molto positivi. 
Circa un mese fa il quotidiano britannico ‘The Guardian’ ha riportato la notizia secondo cui gli Usa avevano acquisito tutte le confezioni disponibili del farmaco. L’Europa però non è stata a guardare e proprio ieri la Commissione Ue ha firmato un contratto con Gilead per garantire le dosi terapeutiche di Veklury, nome commerciale del Remdesivr, per il trattamento dell’infezione da coronavirus. A partire dall’inizio di agosto e al fine di soddisfare le esigenze immediate, i lotti di Veklury saranno messi a disposizione degli Stati membri e del Regno Unito, con il coordinamento e il sostegno della Commissione. Lo strumento di supporto di emergenza della Commissione finanzierà il contratto, per un valore complessivo di 63 milioni di euro. Ciò garantirà il trattamento di circa 30.000 pazienti che presentano gravi sintomi Covid-19.

“Nelle ultime settimane, la Commissione ha lavorato instancabilmente con Gilead per raggiungere un accordo per garantire che le scorte del primo trattamento autorizzato contro la Covid-19 siano consegnate nell’Ue”, ha affermato Stella Kyriakides, commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare.

“Un contratto è stato firmato ieri, meno di un mese dopo l’autorizzazione del Remdesivir, che consentirà la consegna di trattamenti dall’inizio di agosto per migliaia di pazienti. La Commissione non lascia nulla di intentato nei suoi sforzi per garantire l’accesso a trattamenti sicuri ed efficienti e sostiene lo sviluppo di vaccini contro il coronavirus. L’accordo è un altro importante passo avanti nella nostra lotta per superare questa malattia”.

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