Un fatto bizzarro. Nei giorni che precedono un forte temporale possono esserci picchi anomali per quanto riguarda l’accesso al pronto soccorso da parte di persone con disturbi respiratori. I ricercatori dell’Università dell’Oregon, della Harvard Medical School e dell’Università dell’Illinois hanno esaminato i dati contenuti in un database di Medicare in un periodo compreso tra il 1999 e il 2012. E hanno concentrato la loro attenzione sulle richieste di visite al pronto soccorso da parte di persone con un’età superiore ai 65 anni aventi già problemi respiratori tra cui la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e l’asma. Hanno quindi confrontato i dati relativi alle visite al pronto soccorso negli Stati Uniti con le condizioni atmosferiche relative alle varie località.
Secondo i ricercatori la causa sarebbe da ricondurre al fatto che quando si verificano quei cambiamenti di pressione dell’aria che poi sfociano in una tempesta aumenta il particolato (le polveri più fini) nell’atmosfera e aumenta anche il vento che lo solleva. E le persone che si recavano in ospedale mostravano anche temperature corporee più elevate, segno che il loro corpo reagiva ad una quantità maggiore di particolato nei polmoni